"Ragazzi di Vita" è il primo romanzo di Pier Paolo Pasolini, pubblicato nel 1955. L'opera è ambientata nella periferia romana del dopoguerra e rappresenta uno spaccato crudo e realistico della vita dei giovani sottoproletari, i cosiddetti "ragazzi di vita".
Temi principali:
Personaggi:
Il protagonista principale è Ricetto, un ragazzo furbo e scaltro che si adatta facilmente alla vita di strada. Accanto a lui, compaiono altri personaggi memorabili, come il Caciotta, il Begalone e il Lenzetta, ognuno con le proprie peculiarità e debolezze.
Stile:
Lo stile di Pasolini è caratterizzato da un realismo crudo e da una forte attenzione al dettaglio. Lo scrittore utilizza un linguaggio diretto e colloquiale, ricco di espressioni dialettali e slang, per rendere più autentica la rappresentazione della realtà. La narrazione è spesso frammentata e episodica, riflettendo la precarietà e l'instabilità della vita dei ragazzi di vita.
Importanza dell'opera:
"Ragazzi di Vita" è un romanzo fondamentale della letteratura italiana del secondo dopoguerra. L'opera ha suscitato scandalo per la crudezza delle immagini e per il linguaggio utilizzato, ma ha anche contribuito a far conoscere al grande pubblico la realtà delle borgate romane e la condizione di emarginazione dei giovani sottoproletari. Il romanzo ha segnato una svolta nella letteratura italiana, aprendo la strada a nuove forme di realismo e di impegno sociale.